Postato originariamente il 24/12/2014 ( Il post il cui titolo è contrassegnato con “archivio” sono stati importati dal mio vecchio blog

Devo scusarmi, sono stato assente da queste pagine.
Le ho trascurate, ma non le ho abbandonate.

Il lavoro in loco e la collaborazione con altri progetti (trovate articoli miei su vivereinforma) mi hanno preso tutto il tempo e le energie.

Torno a scrivere qui in occasione del Natale e della fine dell’anno, per lasciarvi un augurio e uno spunto di riflessione per i vostri allenamenti del prossimo anno.

Di solito a fine anno oltre a fare i bilanci di ciò che è stato si fanno i buoni propositi per quello successivo.

In tal senso, quali devono essere i buoni propositi in ambito “allenamento”.

Ve ne propongo uno io:

Non perdere di vista l’essenziale.

O meglio, forse in molti casi è più giusto dire “Tornare a vedere l’essenziale”.

E’ che cos’è l’essenziale?
Il movimento.

Lo so, sono ripetitivo, ma voglio citare ciò che ho scritto nella pagina di questo blog relativa al mio centro:
“Se cercate il macchinario fitness all’ultimo grido che avete visto nella palestra alla moda… Questo è il posto sbagliato.

La mia filosofia di azione non prevede macchine che vincolano il movimento tagliando fuori gran parte del lavoro neuromuscolare e propriocettivo.

Qui si lavoro con l’essenziale: il peso del proprio corpo (quindi lavoro a corpo libero), e qualche grande e piccolo attrezzo ausiliario, come la spalliera, gli elastici, le palle, i tappetini, le funi… (oltre a un tapis e delle bike per il lavoro sulla camminata e il lavoro cardiovascolare).
E per il lavoro di rinforzo e di muscolazione: un rack, un bilanciere, dei dischi.

Solo quel che serve davvero, perché quel che conta è re-imparare a muoversi nel modo corretto, attraverso il lavoro sugli schemi motori di base, sulle catene cinetiche funzionali e sulla core stability.”

Al di la del fatto che io faccia questo nel mio centro, questo per me è l’essenziale.

E’ inutile pensare all’isolamento, pensare al macchinario che ti da quella certa angolazione per andare a stimolare in particolare quelle determinate fibre del muscolo, se poi non ci si sa muovere.

Se poi nel momento in cui ci si trova a fare un semplice squat si rischia di ribaltarsici.

L’essenziale è il completo controllo del proprio corpo.

Ripartite da questo.

Buon Natale e felice anno nuovo a tutti quelli che seguono questo blog.

 

Santa-Squat

HOTSantaClaus

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