4 punti percorso produttivo

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Da lunedì inizio!

Molti percorsi di cambiamento fisico partono così.
Serve però un buon piano di azione per rendere il percorso produttivo.
Vediamo dunque quattro semplici punti da cui partire.

Punto 1. Datevi un obiettivo.

obiettivo
“Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuole approdare.” (Seneca)
Avere un obiettivo chiaro è fondamentale.
Deve essere il più possibile visualizzabile in termini concreti.
Il “voglio vedermi meglio”, ad esempio rischia di essere troppo “fumoso”, è difficilmente oggettivabile e inoltre andando avanti vorrete SEMPRE vedervi meglio. I kg sulla bilancia o la % di massa grassa o magra da voler raggiungere può già essere un dato migliore, ma secondo me non è ancora ideale. Il top potrebbe essere invece un obiettivo PRESTATIVO.
Aumentare il vostro massimale in un esercizio, riuscire a completare un allenamento in minor tempo, imparare a fare un esercizio (skill) che prima non vi riusciva. Questi sono obiettivi davvero concreti, visualizzabili e misurabili. Aiuteranno nell’essere sempre motivati!
(Banale ma va detto, è opportuno che gli obiettivi siano realistici: ad esempio se siete dei principianti e il vostro massimale di Squat é pari al vostro peso corporeo, se vi ponete come obiettivo di raddoppiarlo è probabile che col tempo e la perseveranza ci riusciate. Pensare di quadruplicato é invece un obiettivo decisamente poco realistico)

Punto 2: Testate il punto di partenza.

test

Se non sapete da dove partite è impossibile sapere quale via intraprendere e quanta strada ci sarà da percorrere per arrivare al risultato.
Anche gli eventuali obiettivi intermedi andranno ovviamente testati.

Punto 3: Fate (o fatevi aiutare a fare) un piano di azione.

mappa

Una volta scelta la meta, bisogna decidere la strada attraverso la quale raggiungerla.
Bisognerà sempre ragionare sul principio di PROGRESSIONE: se volete aumentare il vostro massimale su un esercizio o concludere qualcosa in minor tempo dovrete impostare delle progressioni su volume e/o intensità, se volete imparare un esercizio o una skill dovrete partire dalle versioni più semplici (regressioni), per progredire via via verso quelle più difficile.
Su questo, un consiglio spassionato, anche se può sembrare “interessato”. Soprattutto se siete all’inizio, affidatevi a un professionista che vi mostri la strada. Avere un buon coach può evitarvi di sprecare tempo a brancolare nel buio, cosa che rischia di allontanarvi dal vostro obiettivo (o comunque non farvici avvicinare).
Sembra un’indicazione un po’ di parte dato che io faccio coaching sia dal vivo che online e sono disponibile a seguire le persone che eventualmente mi contatteranno, ma è un consiglio generale,  non devo essere necessariamente io il vostro coach, dovete trovarne uno di cui fidarvi e AFFIDARVI.
Il coach vi mostrerà la via, starà a voi seguirla.
(E non necessariamente dovrete restare sempre legati al vostro coach: se sarete abbastanza recettivi e propositivi, il percorso con il vostro allenatore potrà farvi acquisire le competenze per poter tracciare voi stessi la vostra strada in futuro)

Punto 4: Perseverate, con costanza.

perseveranza
Punto all’apparenza banalissimo, in realtà non viene mai considerato abbastanza: non dovete scoraggiarvi e mollare se le cose non vanno fin da subito come volete voi, ma perseverate. La costanza è l’ingrediente fondamentale per la buona riuscita di qualsiasi piano di allenamento. Tutte le variabili (volume, intensità, frequenza, recupero) possono essere settate in modo perfetto, ma senza la costanza sarà tutto inutile.
Come dicevo prima, fissare obiettivi intermedi aiuta sicuramente in questo senso.
Bene, non vi resta altro che darvi da fare!
4 punti percorso produttivo

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